"Cala Novembre e le inquietanti nebbie gravi coprono gli orti,
lungo i giardini consacrati al pianto si festeggiano i morti, si festeggiano i morti... "
Così scriveva Guccini nella sua "Canzone dei dodici mesi". Si festeggiano i morti, ed a Gorfigliano lo si fa in maniera singolare. Un appuntamento annuale che trova davvero un impegno fuori dalle righe, in quanto, questa ricorrenza, viene sviluppata in due giorni distinti, il 1° Novembre al "cimitero vecchio" -posto alle pendici della Chiesa Vecchia-, mentre il giorno seguente si ricordano i morti collocati nel cimitero ai piedi dei "Novelli". Ricordi, ricordi, ed ancora ricordi...
"L'ingresso al "cimitero vecchio" era preceduto da un brivido che riusciva a percorrere tutta la schiena, sì, perché tutte quelle storie sentite raccontare dai più grandi erano riuscite ad impaurirci, a tentennare se entrare o meno dentro quel luogo di pace eterna."
Era così, i più grandi ci impaurivano, ma noi testardi (del resto eravamo e siamo gorfiglianesi) sfidavamo le nostre paure. Il "Cimitero vecchio" era davvero inquietante, le sue lapidi ricordavano quelle dei film horror americani e questo fatto avvalorava, una volta di più, i racconti di quel luogo. Oggi come allora, la festa dei Santi prima e quella dei morti il giorno seguente è molto sentita dai gorfiglianesi, basti vedere l'impegno che questi mettono nel pulire e "risistemare" le tombe dei propri cari poste nei due cimiteri.
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