Il mulin del Rossetto

Girovagando per internet siamo riusciti a trovare questa storia; non sappiamo chi l'abbia raccontata, scritta, ne' tantomeno pubblicata, pertanto ci limitiamo nel trascriverla dall'originale:

"Sull'Acqua Bianca, nei pressi di Gorfigliano, c'era un mulino chiamato, per via del soprannome del mugnaio, "mulin del Rossetto". Vicino a tale mulino c'era un grosso noce, dove tutte le sere si radunavano gli Streghi, che con grida e frastuoni vari disturbavano il nostro Rossetto. Una sera egli, che aveva fama d'essere un poco mago, usci' arrabbiato e si diresse verso il noce; poi tiro' fuori un coltello, traccio' un cerchio in terra e vi pianto' il coltello nel centro. Con questo incantesimo gli Streghi furono confinati all'interno del cerchio. "Liberaci!-gridavano-Liberaci, Rossetto! Te ne pentirai!". Rossetto, compiaciuto e per niente intimorito, aspetto' un bel pezzo; poi grido':"Togliero' il coltello se vi mostrerete e vi farete riconoscere!". (Infatti Rossetto sentiva le voci degli Streghi, ma non vedeva niente). Gli Streghi, dopo molte titubanze, e facendo promettere al mugnaio che non avrebbe rivelato i loro nomi, gli comparvero ad uno ad uno: erano tutti abitanti di Gorfigliano e dei paesi vicini. Rossetto mantenne la promessa; tolse il coltello, libero' gli Streghi, e non rivelo' mai la loro identita'."

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