Vasco Rocchiccioli, una vita tra calcio e Rally


Ciao Vasco, presentati: descrivici chi sei e che interessi hai

Ciao Ale, sono Vasco Rocchiccioli, Pavel Rocchy per gli amici, e sono nato il 7 aprile dell'83. Amo l'Inter e per molti anni l'ho seguita partita dopo partita proprio insieme a te. Abbiamo calcato quasi tutti gli spalti degli stadi italiani fino a raggiungere il sogno del Triplete in quella notte magica di Madrid, dove purtroppo tu non eri presente. Ricorderò per sempre però la semifinale con il Barcellona dove esultammo insieme fino allo sfinimento.



Partiamo da tutt'altro tipo di sport che non ha a che vedere con questa intervista, ma conoscendo le tue ottime qualità calcistiche -dal mio punto di vista sei uno dei più forti centrocampisti che siano mai esistiti a Gorfigliano- raccontaci dove affronterai la tua stagione calcistica nella prossima stagione.

Sì, ho sempre giocato a calcio, è la mia grande passione. Cominciai a dare calci ad un pallone in un torneo a Ceparana e da lì è partita la mia carriera con la scuola calcio a Valdottavo. La prossima stagione l'affronterò negli amatori con il Capriola Poggio, una squadra con un gruppo fantastico.



Conosco la tua voglia di giocare nella squadra paesana, dove fino a un anno fa hai militato, spiegaci il perché sei impossibilitato a giocare nei Diavoli.

La voglia e il desiderio di giocare a Gorfigliano è tanta, e tu sai quanto ci sto male. Una scelta dovuta a una questione di vita, dove il mio lavoro non mi permette di giocare ai livelli di categoria. Con i Diavoli ho vinto però un campionato ragion per cui entro di diritto nella storia della società.



Veniamo al punto centrale di questa breve intervista, la tua passione per il Rally. Da che cosa è cominciata?

Il Rally è la mia prima passione, viene dinanzi a tutto, naturalmente escludendo l'amore che provo nei riguardi della mia famiglia, uno sport che amo sin da piccolo, grazie alla passione che mi ha trasmesso mio babbo. Ogni qualvolta c'era in programma una gara, salivamo in macchina, e via a vederlo! E adesso eccoci qua! Io e mio babbo facciamo enormi sacrifici per seguire questa nostra passione, ed è grazie a lui se posso correre e riuscire a divertirmi.



La tua esperienza nei Rally comincia ad essere di massimo rispetto, quali piazzamenti hai ottenuto?

Non dimenticherò mai la vittoria al Trofeo ACI Lucca Under 23. Ho ottenuto diversi piazzamenti come primo di classe. Comunque sia prendo questo sport come puro divertimento.



Un ruolo di rilievo nel Team Rocchy, ricordiamo che è proprio questo il nome della tua scuderia, lo ha tuo babbo Attilio, quale mansione svolge?

Il mio babbo all'interno del Team è la chiave di Volta. La macchina è sotto la sua costante osservazione. Un meccanico come pochi, a me non resta che salire nell' abitacolo, correre e divertirmi. Divertimento sì, ma se arrivo in fondo a una gara disputata contro vetture al top e vinco è una soddisfazione immensa.



Quali competizioni ci saranno nei prossimi mesi che disputerai?

Il prossimo Rally è in programma il 23 agosto nella 12 ore del Ciocco. Incrociamo le dita sperando che tutto vada bene!



Qual'è il tuo pilota preferito?

Uno su tutti: Paolo Andreucci. Sono nato però tifando Franco Cunico. Li porto nel cuore tutti e due.



Facendoti un grosso in bocca al lupo per le tue prossime gare, ti chiedo di fare un saluto a tutti i gorfiglianesi.

Grazie, e crepi il lupo! Saluto tutto il popolo di Gorfigliano invitandolo a sostenere con più assiduità la squadra paesana. Una squadra che ha realizzato qualche cosa di straordinario, che non se ne siano resi conto? Ciao Ale!

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