Immagine di repertorio con il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, in quel tragico evento.
Nel leggere il bellissimo racconto di Mariano sulla generosità e solidarietà dei Gorfiglianesi, mi è venuto alla mente, oltre a tanti episodi, uno in particolare.
Era il 13 Giugno del 1981, quando l' Italia fu scossa dal terribile incidente in cui morì il piccolo Alfredo Rampa, cadendo in quel pozzo strettissimo e profondo.
Da Gorfigliano partì per Vermicino un volontario, Luciano Biagi, anche se non è nativo del paese è gorfiglianese a tutti gli effetti, dato che risiede qui già da giovanissimo per motivi di lavoro, insieme alla sua famiglia. E' chiamato "Biagin" per il suo fisico esile, ma forte come lo sono i nostri cavatori. Esperto con le funi, perché in cava ci si cala per pulire le "tecchie", ci si infila negli anfratti più stretti per collocare l'esplosivo, si scende in fondi dirupi a volte per recuperare compagni vittime di infortuni. In poche parole c'è necessità di usare più la pratica che la grammatica anche se i nostri cavatori non ignorano certo la grammatica.
Il "Biagin", a detta di tutti aveva i numeri per poter fare quella difficile opera di soccorso. Ma, a differenza di altri volontari, gli fu impedito di tentare. Tutto il paese in quei giorni restò incollato al televisore, sperando e pregando per la vita di Alfredino e a tifare per il "Biagin" che forse... ce la poteva fare... ma purtroppo restò solo l'amaro in bocca per non avere potuto tentare.
Ma per merito di Luciano, possiamo dire: "Noi c'eravamo"
Noi di Gorfigliano
M. ASSUNTA TORRE
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