Negli anni 55/60, a Gorfigliano si usava ancora fare le serenate. Per dichiarare il proprio amore ad una ragazza, il giovanotto andava di notte sotto la finestra di lei e cantando e suonando faceva capire le sue intenzioni.
Il giovanotto non andava da solo, con lui c'erano cantanti e suonatori come i nostri indimenticabili Nicola e Luigi dal Bozzo a noi cari, gorfiglianesi D.O.C. che ci hanno lasciato in eredità, raccolte di foto di come era il paese una volta, scritti, poesie, storie ecc...
Nicola suonava la fisarmonica, Luigi la "ghitara", i cantanti erano il Michele del Gèra e Leandro accompagnati da tanti altri.
Ricordo la serenata che fecero a mia cugina, una sera che eravamo rimaste a dormire dai nonni. La canzone diceva "Con quelle trecce, con quella faccia così caruccia, in verità, c'è chi ti adora e poi sospira...".
Nostalgia del tempo che fu? Forse... ma anche rimpianto per una tradizione andata perduta.
M. ASSUNTA TORRE
Hai ragione Maria Assunta, dà malinconia la consapevolezza che certe "cose" non torneranno più !
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