Giuseppe Coiai, un campione gorfiglianese dove il motto sembra essere: "Amore e storia infinita per lo sport"



L'intervista ai campioni, prosegue con un personaggio sportivo davvero interessante, Giuseppe Coiai. Colonna portante del calcio gorfiglianese, fa dello sport la sua prima passione. Un'intervista davvero esaudiente dove trapela il vero amore che si può provare verso l'attività sportiva. La mia intenzione era quella di intervistare "vecchie glorie" del calcio e dello sport in generale, per mettere al corrente i nostri figli che di campioni a Gorfigliano ce ne sono stati, e tanti, questo non è però il caso di "una vecchia gloria", ma di uno sportivo ancora nel suo pieno dell'attività


Innanzitutto credo sia d' obbligo una presentazione di Giuseppe Coiai,: chi è? Quali hobbies ha? Che tipo di musica predilige?

Mi chiamo Giuseppe Coiai, ho 50 anni compiuti e lavoro come Agente Generale presso Tua Assicurazioni a Piazza al Serchio; i miei hobbies sono molti vanno dallo sport che cerco di praticare il più possibile, alla lettura, al cinema ed alla musica. Oltre a questi amo fare delle camminate nei nostri monti accompagnato, quando è possibile dal mio cane, per il quale nutro una passione che sono certo anche tu condividi. La musica che prediligo in assoluto è quella dei Queen i quali hanno spaziato dall' hard rock dei loro inizi fino al pop rock degli anni 80.




Non so il perché, ma quando si parla di sport gorfiglianese, mi vieni immediatamente alla mente tu. Sarà forse perché la tua storia sportiva non termina mai? Calcio, sci, bicicletta, una passione sportiva che va di pari passo con la tua vita: che cosa significa per te lo sport?

Ti ringrazio per le tue parole, non vorrei cadere in banalità che tra parentesi odio, ma in questo caso posso dirti che lo sport per me è vita, è metterti sempre alla prova; mentre quando giocavo a calcio amavo molto la competitività con gli altri, ora amo lo sport che ti permette di metterti alla prova con te stesso; poi lo sport ti fa star bene.




Se si parla di Giuseppe Coiai, non si può fare a meno di ricollegarlo al calciatore Coiai. Le tue qualità calcistiche mi ricordavano un connubio tra due Roberto: Mancini e Baggio. Ti riconoscevi in questi due campioni?

Facendo ovviamente le dovute proporzioni, ci hai preso, mi piaceva molto come giocava Mancini che ho avuto modo di conoscere durante una partita nel 1991 quando con una rappresentativa incontrammo in amichevole i blucerchiati al Ciocco appena "scudettati".





Una vita trascorsa tra i campi da calcio, quali sono state le squadre in cui hai militato?

Ho iniziato a 15 anni facendo tutta la trafila nel Castelnuovo Garfagnana fino ad esordire in prima squadra, poi Gallicano,San Romano e finalmente Gorfigliano dove purtroppo ho giocato solo 3 stagioni in quanto all'inizio della quarta dopo poche partite mi sono rotto il legamento crociato ed ho finito la mia "carriera".




Colonna portante del G.S Gorfigliano, guidavi l'attacco a suon di gol nei migliori tempi della popolarità calcistica gorfiglianese, dove in quegli anni un intero paese seguiva la squadra. Che cosa ha significato per te giocare nella squadra del tuo paese?

Il finalmente della mia risposta precedente dovrebbe dirti tutto; non contava la " categoria" dove giocavo, ma giocare per Gorfigliano , per il mio paese questo contava, infatti in quel periodo ho rifiutato anche proposte interessanti per restare qui. Giocavamo tutte le partite con il cosiddetto dodicesimo uomo, un paese intero che ci seguiva ovunque....... indimenticabile!




Ricordi con particolare gioia un gol che hai segnato? Se sì in quale occasione?

Fortunatamente goal ne ho fatti molti e ne ricordo tanti, posso però dirti con sincerità che quando penso a queste cose non so perché, la mente mi riporta ai miei esordi a Castelnuovo in una delle primissime partite fuori casa a Gallicano dove ricordo benissimo l'azione: un traversone dalla destra, io che sono al limite dell'area e senza stoppare la palla con il sinistro faccio il cosiddetto "sombrero" al difensore e di destro calcio all'incrocio..... bei ricordi.




Qual'è stato il difensore più ostico che tu abbia mai incontrato?

Anche qui torno sempre al periodo giovanile, forse anche perché era un calcio veramente vissuto come gioco, non ricordo il nome ma trovavo sempre difficoltà con un ragazzo del Barga. Poi in quella partita dove ho conosciuto Mancini, ho trovato qualche difficoltà con un certo Vierchowod...



Qual'è stato e qual'è il tuo giocatore professionistico che preferisci?

Mi vengono in mente 3/4 giocatori Cruijff, Platini, Zidane e Mancini. Forse in assoluto Cruijff.




Macini chilometri a suon di pedalate, che cosa riesce a darti il ciclismo?

Ti dico questo, peccato che l'ho scoperto tardi, è uno sport che mi dà una carica adrenalinica incredibile; secondo me in salita con la bici è un misurarsi con noi stessi che non ha eguali.




Anche in questo caso la mia curiosità non ha limite: qual'è il tuo ciclista di sempre e quello attuale che preferisci?

Senza dubbio Pantani, lasciando perdere le sue tragiche vicende, ma parlando della parte puramente sportiva, quando lo vedevo scattare mi faceva provare sensazioni diverse da altre imprese sportive. Attualmente mi piacciono sia Nibali che Contador.




Oltre a Calcio e ciclismo pratichi anche lo sci, quale di questi tre sport segui e pratichi con maggiore attenzione?

Ormai pratico solo il ciclismo e lo sci, (però non ti nascondo che una partita con i vecchi compagni del Gorfigliano nel nuovo campo non mi dispiacerebbe..... ti lancio l'idea) ma ti ribadisco il ciclismo prima di tutto; attualmente se in tv trasmettono una Classica del Nord o una tappa alpina o pirenaica per me ha la preferenza assoluta.




Siamo al termine di questa breve intervista, e voglio porti una domanda che va aldilà del contesto sportivo: che cosa significa per te Gorfigliano?

Devo ripetermi, ma come per lo sport per me Gorfigliano è la mia vita.




Ti ringrazio per la tua disponibilità e ti chiedo di fare un saluto ai tuoi paesani.

Un saluto a tutti.

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