Che cosa sono i Natalecci? Grandiose costruzioni vegetali arrampicate sui rilievi che circondano il paese, questi sono i Natalecci, dove alla loro vista qualsiasi "forastero" può solamente chiedersi: "Come hanno fatto?". E' un processo molto lungo e faticoso la costruzione del Nataleccio, dove i giovani e qualche meno giovane affrontano questo duro impegno che si protrae per più di un mese. Tecnicamente cos'è? Il suo scheletro è un palo dalla lunghezza smisurata e dal consistente diametro, chiamato in gergo "Tempia", issato a mano e in piombo perfetto per mezzo di tecniche sperimentate nell'arco degli anni. Serve una considerevole presenza di mano d'opera per poter realizzare questa operazione, ed è per questo che la mattina dell' 8 dicembre gli appartenenti ad ogni rione si recano sul proprio posto per dare una mano. La tempia risulta fondamentale per la tenuta dell'intera opera, pertanto la selezione del legno e le sue dimensioni vengono scelte capillarmente con attenzione. Sì, perché è questa che deve sorreggere l'intera struttura. Attraverso una lunga pulizia del sottobosco, i natalecciai procurano tutto quel materiale che verrà collocato, intrecciato e legato con maestria attorno alla tempia, dandogli così la forma di un mastodontico cilindro. Non è per niente facile dare la forma di un perfetto cilindro con i materiali a disposizione, e appunto per questo, alcuni si sono specializzati nel "mestiere" di tessitori. I tessitori, sono coloro i quali attraverso materiale vegetale dalla forma indefinita, creano queste opere d'arte. Ogni rione ha la sua postazione dove creare la propria opera, solitamente sopra le alture sovrastanti la loro zona. Come abbiamo potuto notare, esiste un duro e lungo lavoro dietro a queste opere ed è solamente il 24 dicembre che il tutto trova una sua spiegazione. L'intera giornata della vigilia del Natale viene svolta totalmente all'insegna della festa, dove il pranzo viene allestito sul posto, nella natura incontaminata. E' quando comincia a calare il tramonto che l'euforia dell'intero pomeriggio si trasforma in adrenalina, sì, perché allo scampanare del campanile gli enormi cilindri dovranno andare a fuoco. Le fiamme si alzano alte al cielo illuminando di rosso lo sfondo paesano. Davvero spettacolare questa tradizione nata nella notte dei tempi, dove i rioni, avvenuta la quasi totale combustione delle proprie opere, si ritrovano nel centro del paese per schernirsi, punzecchiarsi, e talvolta scendere a veri e propri litigi, che riescono però immediatamente ad affievolirsi il giorno seguente.
LA TRADIZIONE PIU' BELLA DEL MONDO!
Rione dei Novelli
Rione F'nalo
Rione del Bagno
Rione Culiceto
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